TERAMO – Salvo la Lega Pro e a fine campionato lascio. E’ questo il pensiero di Luciano Campitelli dopo quanto accaduto ieri allo stadio Bonolis, ma soprattutto dopo il blitz degli ultrà all’impianto dell’Acquaviva sabato mattina. Eventi che hanno accelerato nel patron del Teramo l’idea di gettare la spugna al termine di questa stagione disastrata. Il presidente non era allo stadio ieri e non ha seguito la vittoria del Teramo sul Gubbio con il tennistico 6-0. Questo suo proposito lo ha ribadito telefonicamente oggi, al direttore Walter Cori che questa sera ne parlerà, analizzando i perchè e il momento particolare della squadra biancorossa, nel corso della trasmissione Super Goal di Super J (ore 21). Campitelli ha abituato a sfoghi del genere, ma stavolta l’amarezza probabilmente fa il paio con altre situazioni che non sono solo stati d’animo ma difficoltà concrete. Altro clima, davvero, da quello vissuto nella cavalcata settennale che aveva portato il Teramo dai dilettanti fino alla soglia della cadetteria, conquistata sul campo, persa nelle aule della giustizia sportiva, quando Campitelli veniva osannato e qualcuno gli voleva anche intitolare una piazza in città. Quella che verrà analizzata stasera nel corso della trasmissione sportiva, è la radiografia di una frattura tra società e tifoseria che difficilmente potrà essere sanata e che forse è proprio alla base della decisione di lasciare da parte di Campitelli.
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